Visto di conformità e Asseverazione di congruità delle spese: cosa sono?
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 11 novembre, il cosiddetto Decreto Antifrode (D.L. n.157/2021) ha introdotto per la prima volta il Visto di conformità e l’Asseverazione di congruità delle spese, gli strumenti individuati dal Governo per il contrasto alle frodi in materia di bonus e agevolazioni fiscali.
Ma di cosa si tratta nello specifico? E quando sono necessarie queste misure? Cerchiamo di fare chiarezza.
Partiamo proprio dall’applicazione: per quanto riguarda i bonus legati al mondo dell’edilizia, il Visto di conformità e l’Asseverazione di congruità delle spese sono obbligatori per tutti gli interventi, ad esclusione delle opere classificate come attività di “edilizia libera” e degli interventi di importo complessivo non superiore a 10mila euro.
Cosa sono il Visto di conformità e l’Asseverazione di congruità delle spese?
Il Visto di conformità, anche noto come “Visto leggero”, è un’attestazione di regolarità di tutto quanto riguarda le normative in materia tributaria (detraibilità, deducibilità degli oneri, versamenti ecc).
Certifica, dunque, che tutti gli aspetti fiscali ed amministrativi siano stati correttamente eseguiti.
Con l’Asseverazione di congruità, invece, si attesta che la spesa sostenuta dal contribuente sia congrua con i prezzari di riferimento, onde evitare fatture gonfiate.
Una volta individuate le lavorazioni eseguite dall’impresa e le rispettive quantità, si certifica infatti che i prezzi applicati nel computo metrico siano coerenti con i costi di mercato definiti dai prezzari regionali e provinciali.
Chi può rilasciare il Visto di conformità e l’Asseverazione di congruità delle spese?
Per quanto riguarda il Visto di conformità, può essere rilasciato da:
– iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali e dei consulenti del lavoro
– iscritti, alla data del 30 settembre 1993, nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi, in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o del diploma di ragioneria
– associazioni sindacali di categoria tra imprenditori (articolo 32, comma 1, lettere a), b) e , Dlgs n. 241/1997) e quelle che associano soggetti appartenenti a minoranze etnico-linguistiche
– Centri di assistenza fiscale per le imprese e per i lavoratori dipendenti e pensionati
– altri incaricati individuati con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze (il Dm 12 luglio 2000 ha aggiunto, ai soli fini della presentazione delle dichiarazioni, gli iscritti negli albi degli avvocati e gli iscritti nel registro dei revisori contabili ex Dlgs 88/1992)
L’Asseverazione di congruità, invece, può essere rilasciata dai tecnici abilitati al rilascio delle asseverazioni previste per gli interventi ammessi al Superbonus, ovvero:
– architetti
– ingegneri
– geometri
Quanto costano il Visto di conformità e l’Asseverazione di congruità delle spese?
Il costo di mercato varia da professionista a professionista e, generalmente, oscilla tra i 200 e i 700€.
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