Sapevi che chi usufruisce del Bonus Ristrutturazione per il proprio appartamento ha diritto anche ad una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto degli elettrodomestici e dei complementi d’arredo nuovi?
Grazie al Bonus Mobili ed Elettrodomestici, infatti, sarà possibile recuperare la metà dei costi sostenuti – fino ad un importo massimo di spesa di 10.000€ – per l’acquisto di prodotti:
– di classe non inferiore alla A per i forni
– di classe non inferiore alla E per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici
– di classe non inferiore alla F per congelatori e frigoriferi, apparecchi per la cottura, microonde, stufe elettriche, piastre elettriche, apparecchi per il riscaldamento elettrici, ventilatori e condizionatori elettrici
I mobili idonei per l’agevolazione fiscale invece sono:
– letti
– librerie
– sedie
– tavoli
– materassi
– divani
_ poltrone
– cassettiere e comodini
– scrivanie
– apparecchi per l’illuminazione
Per poter fruire delle agevolazioni, è necessario che:
– il pagamento avvenga con bonifico bancario o carta di credito
– le spese sostenute vengano indicate nella Dichiarazione dei Redditi tramite modello 730 o modello Redditi per persone fisiche
Inoltre rientrano tra le spese soggette a detrazione anche quelle di trasporto e di montaggio, a condizione – anche in questo caso – che il pagamento avvenga con bonifico o carta di credito.
Tuttavia, come previsto dalla legge e come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, per poter accedere al Bonus è necessario che il beneficiario abbia contestualmente eseguito degli interventi edilizi e che l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sia avvenuto dopo le spese di ristrutturazione: la data di avvio dei lavori – pertanto – deve essere precedente a quella dell’acquisto.
Scegliendo elettrodomestici efficienti si avrà inoltre un notevole risparmio sulla bolletta gas e luce. Chiaramente per un risparmio maggiore è bene scegliere il fornitore adatto alle proprie esigenze di consumo; basterà comunicare il codice POD al servizio clienti o al call center incaricato