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Elemento necessario per il benessere in cucina, la cappa è diventata negli ultimi anni un vero e proprio oggetto di design.
Sempre più spesso, infatti, la cappa viene scelta in base all’arredamento circostante, al colore e ai materiali, fattore questo che ha portato negli anni le case produttrici ad introdurre nei cataloghi nuovi modelli come ad esempio le cappe pendenti o quelle con incastro a soffitto.

Quali caratteristiche deve avere?

Innanzitutto partiamo dalle dimensioni. É importante che la larghezza della cappa non sia inferiore alla larghezza del piano cottura, così da garantire un’aspirazione ottimale. 
Per quanto riguarda invece il volume di aspirazione, occorre moltiplicare il volume della stanza per 10.
Facciamo un esempio pratico per una cucina di 5 metri per 5 metri con un’altezza di 3 metri:

Volume dell’ambiente: 5 x 5 x 3 = 75metri cubi
Volume di aspirazione: 75 x 10 = 750 m3/h 

Quale tipo di cappa scegliere?

• La cappa aspirante è dotata di una ventola per il ricircolo forzato dell’aria ed è direttamente collegata ad un condotto di scarico verso l’esterno. Per questo motivo è necessario che la cucina sia nei pressi di un muro che dà verso l’esterno e che – cosa non sempre possibile – il condominio autorizzi senza problemi la presenza di uno scarico esterno.

• La cappa filtrante nasce proprio per ovviare alle problematiche elencate nel punto precedente. Il suo sistema di filtri con carboni attivi, che elimina gli odori “catturandoli” e trasformandoli al suo interno, fa sì che possa funzionare semplicemente con un collegamento alla presa elettrica, senza necessità della canna fumaria. 
Una soluzione senza dubbio più pratica, che comporta però costi maggiori per la sostituzione periodica dei filtri.

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